Parliamo ormai di ben 7 anni fa. La nostra scoperta dello Sri Lanka….. ed ecco qua un mio racconto scritto per SURFERS e SURF LATINO (attuale 4surf) che ringrazio di cuore per averci sempre appoggiato. Ringrazio anche tutte le altre riviste e pagine web che pubblicano sempre cortesemente le nostre news ed i nostri articoli.
Abitare a 100 metri dall’Oceano é un traguardo raggiunto ormai da quasi 15 anni. Respirare a pieni polmoni il salmastro impregnato nell’aria aprendo la finestra la mattina per controllare la dimensione delle onde é un’emozione che ogni giorno si rafforza sempre piú.
Ma lo spirito del viaggiatore non abbandona mai un vero surfista, e sono i caldi lidi di terre che possono sembrare assai lontane che ogni anno, al cadere delle prime foglie autunnali del fico che svetta nel giardino e che ci ha regalato tanti frutti nella tiepida estate, accendono una lampadina in me.
E tale lampadina, accesasi anche negli animi dei miei amici Filippo Orso e Giorgio Elena, ci portarono lo scorso Gennaio nelle tropicali acque dello Sri Lanka…. acque che anche quest’anno hanno voluto ebriare i nostri animi.
Ed il viaggio non é un mero spostamento da uno spot ad un’altro, alla ricerca della perfezione che mai raggiungiamo, ma un innalzamento del nostro spirito a livelli superiori. Livelli raggiunti da molti abitanti dell’isola, i cui sorrisi interminabili, nonostante la loro vita sia caratterizzata dalla povertá, ci fanno capire come non siano i valori occidentali (ridotti ormai ad avere un i-phone, una bella macchina e dei vestiti di marca) i valori ai quali una popolazione dovrebbe anelare, ma la semplice purezza di spirito.
Solo viaggiando in localitá tanto amene per la nostra cultura, a parer mio, un occidentale puó purificarsi e cercare di incamminarsi alla luce.
E parte della purezza dello spirito della nostra razza, la razza surfista, nella quale mi permetto di inserirmi, ci é concessa da giornate passate nelle cristalline acque dell’oceano indiano, circondati da creature che da bambino mai avremmo immaginato di vedere nuotare cosí vicine. Creature che nella loro semplicitá e perfezione dei loro movimenti, ci divertono e danno pace. Creature che la maggior parte dei bambini occidentali al giorno d’oggi spera di scaricare con una delle fatidiche apps (del proprio i-phone o del proprio android) che ormai sembrano essere la unica fonte di gioia della nuova generazione.
L’allontanamento che tali applicazioni portano dalla realtá dovrebbe essere combattuto da un ritorno alla natura di almeno un paio di settimane all’anno…. solo cosí la psiche umana potrá salvarsi.
Tornando a noi, il viaggio in Sri Lanka é stato oltre che costruttivo assai divertente dal punto di vista surfistico. Su un mese la prima settimana un po’ impegnativa (ovviamente quando si é meno preparati arrivano le condizioni piú difficili, secondo uno dei vari corollari del mitico Murphy)… per poi scemare in onde semplici ma perfette di mezzo metro. La antica Ceylon, dal 1972 Sri Lanka, o per essere esatti Repubblica Democratica Socialista dello Sri Lanka, oltre a inebriarci con i suoi famosi thé e la buonissima acqua di cocco, ci ha regalato per piú di un mese condizioni che nel resto del pianeta avrebbero desiderato ardentemente. E l’acqua a 28 gradi ha permesso al nostro sorriso di non abbandonarci mai, pensando al freddo ed al gelo del nostro mare o dell’Oceano sul quale vivo.
Ringrazio inoltre la simpatia di Filippo Orso, ormai fratello acquisito da anni, e di Giorgio Elena, conosciuto per l’occasione ma divenuto anch’egli un amico sincero, grazie alla quale abbiamo affrontato cariche di elefanti, scimmie impazzite, tane di cobra pronti ad attaccarci (in ogni racconto un minimo di esagerazione serve sempre) e combattimenti locali con scimitarre, sempre con una risata in piú rispetto alla norma.
E tale allegria ci permetterá di sconfiggere la tristezza del Mondo, alla continua ricerca di nuove avventure, nuovi viaggi, nuove amicizie vere e soprattutto alla ricerca della nostra purezza di spirito che sono sicuro raggiungeró tra una remata e l’altra.
Leave a Comment